La nascita dell’agnello «Valentino», che è venuto alla luce ieri alle dieci e mezzo del mattino, nel serraglio della fattoria didattica allestita in piazza XXVI Aprile, ha inaugurato il 299° anno della Fiera di San Valentino.
Una nascita beneaugurante per questa manifestazione che si è aperta all’insegna del bel tempo. Il sole è comparso proprio nel primo giorno della rassegna che proseguirà, fino a domani, terzo e ultimo giorno di fiera. In questa edizione, dopo molti anni, anche se solo a scopo dimostrativo, gli animali sono tornati ad animare il centro del paese.
Il Comune in collaborazione con l’Associazione provinciale allevatori ha allestito una piccola esposizione zoologica dove il neonato agnello «Valentino» e il piccolo gregge di pecore di razza Brogna, di cui fa parte, sono i più ammirati. Questa specie ovina autoctona, è allevata soprattutto in Lessinia, in greggi di piccole dimensioni con il sistema stanziale ed è destinata principalmente alla produzione di carne e di latte. Dalla terra dei Cimbri arriva anche il pollo della Lessinia che è molto rustico, ha un piumaggio grigio striato, è adatto a vivere all’aperto e ha un’ottima attitudine al pascolo. «È un animale molto docile», assicurano gli allevatori, le femmine sono buone ovaiole ed è un ottimo pollo da tavola, grazie al suo buon peso e alla sapidità delle carni. La deposizione media è di circa 170-190 uova annue.
Negli steccati attigui sono in mostra due cavallini pony, una vitellina e un asino. La piccola aia allestita in piazza richiama il passato quando anche l’ economia di Bussolengo era legata a doppio filo con l’agricoltura. Un sapore retrò che è sottolineato dalla mostra di trattori e macchine agricole d’epoca esposte in piazza XXVI Aprile. In esposizione ci sono pezzi di storia dell’agricoltura del ‘900 che hanno fatto venire i lucciconi agli occhi degli agricoltori più anziani. Tra questi una trebbia del 1938, i mitici trattori Landini testa calda, tutti funzionanti, come la motrice a vapore del 1932 costruita nell’officina dell’ingegner Riva di Milano.
A pochi passi, in via Borghetto, un altro richiamo al passato. È la mostra di macchine d’epoca organizzata dal gruppo di collezionisti guidati da Eliseo Mischi. Il pezzo più esclusivo è una Ford del 1925 con accensione a manovella. A Fianco della «nonna» a quattro ruote statunitense, un’aristocratica Rolls Royce cabriolet, un’austera ed elegante Bentley, la mitica topolino Fiat giardinetta con le portiere in legno e lo scooter che ha motorizzato l’Italia negli anni ’50: la Vespa, in diverse versioni. La parte più consistente, per numero e varietà, del settore automobili d’epoca, è stata riservata al «maggiolino tricolore» ovvero alla 500 Fiat, una macchina simbolo che qui viene proposta in molte versioni a partire da quella base anni ’60 fino alla super accessoriata e sportivissima Abarth.
Le altre vie del centro storico sono occupate dalla grande mostra dedicata alle macchine e attrezzature per l’ agricoltura. Tutto questo, oltre al mercato ambulante (con 250 bancarelle in piazzale Vittorio Veneto) e alla mostra campionaria, sistemata nel Parco Sampò, a fianco del luna park, funzionerà sino a domani compreso, terzo e ultimo giorno di fiera. Oggi in Foro Boario, dalle prime luci dell’alba, ci sarà il suggestivo mercato del bestiame, retaggio di un glorioso passato. Infatti, 53 anni fa, era il lontano 1957, si è registrato il record di presenza di animali alla fiera, con 800 equini (cavalli, asini e muli) e 1.800 bovini in esposizione.
Luca Belligoli (l’Arena)
Fonte: www.larena.it